La scelta di un integratore alimentare non dovrebbe mai essere fatta alla svelta, con superficialità, o andando al risparmio. Al contrario, è bene informarsi su marca e ingredienti. Quando c’è di mezzo la salute non è il caso di acquistare prodotti che non siano di certa qualità.
Perché assumere glutammina
La glutammina è un aminoacido prodotto naturalmente dal corpo umano, per svolgere funzioni essenziali collegate alle proteine. In alcune circostanze particolari può capitare che l’organismo consumi livelli eccessivi di glutammina, evidenziando una carenza. Un’intensa e prolungata attività fisica, lesioni, ustioni, infezioni, un’alimentazione non equilibrata, ma anche decorsi post-operatori, malattie varie, possono originare un deficit di glutammina. Ecco che una sua integrazione è possibile tramite una dieta mirata o l’assunzione di un integratore alimentare.
Possiamo dire che la carenza può avere una causa che riguarda l’eccessivo esercizio fisico, o una causa clinica. Ma, mentre nell’ambito sportivo le opinioni circa i benefici dovuti all’assunzione di glutammina sono piuttosto discordanti, sembrano invece certi i suoi benefici effetti in ambito clinico.
Quale formato scegliere
Gli integratori alimentari di glutammina si possono trovare in diverse forme:
- in polvere,
- in compresse,
- in capsule.
La scelta di una tipologia, piuttosto che di un’altra, dovrebbe seguire diversi criteri. Tra questi troviamo le dosi che dovrai assumere, i tuoi gusti personali, e anche le tue disponibilità economiche. La soluzione in polvere sembra essere quella più apprezzata per diversi motivi, vediamo di esaminarle insieme.
In polvere
Innanzitutto, se devi assumere dosi elevate di glutammina, la polvere sembra essere la soluzione più pratica e veloce. Basterà usare il misurino dosatore, che trovi all’interno della confezione, e sciogliere il contenuto in un po’ d’acqua (puoi usare anche altri liquidi, come il tè, ma non devono essere caldi). Alcuni prodotti sono anche piacevolmente aromatizzati (al limone, all’arancia, ai frutti di bosco, alla vaniglia, etc.), ma ci sono anche, ovviamente, soluzioni insapore. Se scegli la glutammina in polvere dovrai avere l’accortezza di richiudere bene la confezione e riporla in un luogo fresco e asciutto. Esistono anche integratori pensati appositamente per chi segue una dieta vegetariana o vegana.
Tutte e 3 le soluzioni di glutammina (quella in polvere, in compresse e in capsule) possono contenere glutammina al 100% senza aggiunta di altre sostanze nutritive, ma ci sono anche prodotti che contengono al loro interno vitamine, minerali, e altre sostanze.
Quale scegliere?
La glutammina ha un assorbimento molto basso. La maggior parte di questo aminoacido viene assorbito dalle cellule intestinali e dai globuli bianchi presenti nel tratto intestinale. Gli integratori di glutammina si possono distinguere in:
- Integratori di L-glutammina, ovvero la forma attiva della glutammina. Questa molecola dovrebbe essere assunta sotto forma di polvere, capsule o compresse. Perde i suoi effetti se viene aggiunta ad altri alimenti (ad esempio nelle barrette proteiche).
- Peptidi di glutammina, ovvero una sostanza più difficile da assorbire rispetto alla L-glutammina. Di contro, può essere inclusa nelle barrette e nelle bevande contenenti anche altre sostanze. Sulla lista degli ingredienti, possono comparire con nomi come L-alanil-L-glutammina o glicil-L-glutammina.
Conclusioni
In conclusione, qualsiasi sia il motivo per cui si assume un integratore di glutammina, e anche se non bisogna avere una ricetta per acquistarla, è sempre opportuno ricorrere a un consiglio medico. Uno specialista potrà constatare l’effettivo bisogno di un integratore, così come indicare la giusta dose e somministrazione. Anche se non ci sono particolari controindicazioni all’assunzione della glutammina (soprattutto se ci si attiene entro le dosi massime quotidiane), allo stesso tempo non è consigliabile la sua somministrazione per le donne in gravidanza o in allattamento, così come per i minori sotto i 12 anni d’età. Questo perché al momento non vi sono studi scientifici che ne attestino eventuali controindicazioni.